Il Politecnico, Memorie, vol XXI, fascicolo II
considerazione de' caratteri del cervello, che per ciascuna serie si tiene ad un proprio tipo secondario; ma poi ricevono anche la sanzione da altri caratteri di
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specie umana. Sono due caratteri combinati di degradazione, che si pronunciano però sempre più evidenti, e con grande costanza, scendendo nella serie
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intenderci sui caratteri che distinguono la mano in confronto del piede.
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parte terminale di un'estremità si dica mano, quella dell'altra si dica piede. I caratteri comunemente assegnati alla mano sono la mobilità delle
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aggruppamento, colla medesima ricchezza di nervi e terminazione de' nervi nelle papille stesse; e per tali caratteri è differente dalla pelle delle altre
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Insistendo nell'esame comparativo de' caratteri della pelle, le analogie fra l'uomo e le scimie saranno maggiori delle differenze. Nella generalità
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fugace esistenza nel chimpansé, nella scimia che pe' caratteri del cranio primeggia sulle altre. Nell'orang-outang e nel gorilla invece gli ossi
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Di pari passo con questi caratteri di superiorità cammina lo sviluppo delle circonvoluzioni cerebrali, le quali sono al massimo grado di
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Stando adunque ai puri caratteri anatomici del cervello, l'uomo non dista dalle scimie più di quanto le principali famiglie sistematiche di queste
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Sarebbe del più grande interesse il rintracciare le prime origini dell'uomo nella storia del mondo, il conoscere i caratteri precisi delle razze
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; che se per i caratteri del cervello, per la distribuzione del pelo, l'orang-outang vince le scimie rivali, per la forma del capo, per le proporzioni
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caratteri confermano pienamente questa conclusione.
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così chiari caratteri di lemurino nelle abitudini notturne, nelle proporzioni delle estremità, ne' grandi occhi, e sovratutto in un resto di
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da quel più o da quel meno di caratteri morfologici soggetti a variare negli stessi angusti confini della specie, ma dal confronto della virtualità
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convergenti e così immedesimate che i naturalisti disputano ora più che mai sul loro preciso limite. Anche qui i caratteri differenziali che sembravano
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loro per caratteri di importanza almeno uguale, soventi maggiore, di quelli sui quali sono fondate le distinzioni delle specie. Noi vediamo coi nostri
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, i caratteri delle gambe, dello sterno, i costumi stessi, tutto varia da una razza all'altra. Non v'è più un carattere che tenga fermo fra quelli che
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